A Boosey&Hawkes, agli Editori e alle Major del disco

Categorie: Mercato, Musica, Società
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Commenti: 8 Commenti
Pubblicato il: 5 Ottobre 2006

Signori, siete dei derelitti.
Perfino la fruttivendola (con tutto il rispetto) giù all’angolo sa gestire le relazioni con i clienti meglio di voi.
Questo è quanto mi passa per la testa dopo aver visto come si è comportato Boosey & Hawkes in occasione dei 70 anni di Steve Reich (post seguente), ma indubbiamente vale per tutti voi.

Per celebrare l’evento, avete aggiunto al vostro sito una pagina con una animazione, che porta alla vostra pagina su Reich, che esisteva già, in cui tutto il materiale liberamente scaricabile è costituito da una decina di estratti da 1 minuto ciascuno e tre foto (le altre sono a pagamento).
I vari link, poi, guidano all’acquisto di partiture, foto, suonerie per cellulari.
In verità, uno sforzo lo avete fatto e non proprio banale: avete organizzato manifestazioni e concerti in varie città, fra cui Londra, New York, Los Angeles.

Non avete capito niente.

Non avete capito che sarebbe bastato mettere insieme un po’ di pezzi rappresentativi del lavoro di Reich, un video, allegare qualche pagina di commento critico con discografia, un po’ di belle foto, 5 suonerie, una partitura magari facile, impacchettare il tutto in un file liberamente scaricabile e regalarlo (sì, regalarlo, conoscete il significato di questa parola? se non lo sapete, sicuramente conoscete il termine “investimento promozionale” che non è nemmeno un costo perché detraibile) lasciando che la gente lo scarichi, mettendolo sulle reti P2P, regalando i singoli brani via iTunes, per far ascoltare la musica di Reich a un numero di persone impressionante, immensamente superiore a quelle raggiungibili con 10 concerti a Londra, Parigi, New York, senza contare che il 90% di quelli che vengono a tali concerti (che non credo siano gratuiti), i dischi di Steve Reich li hanno già.
Così, via internet, P2P, iTunes avreste raggiunto decine di milioni di persone, una sia pur piccola percentuale delle quali, una volta aperto il pacchetto, avrebbe detto “bello, che altri dischi ha fatto?”.
Avreste potuto raggiungere tutti, le grandi città lontane (ma come, non avete organizzato concerti a Tokyo, Singapore, Hong Kong, Delhi? e a Pechino?) e le piccole città vicine e lontane (non c’è un concerto a Verona? e a Gand? e nel Vermont?). Bastava un po’ di battage su internet per far passare la notizia su tutti i blog e questo pacchetto avrebbe continuato a girare per mesi, facendo sapere a tutti che questa musica esiste.

Signori, siete dei derelitti.

8 Commenti
  1. Lemi ha detto:

    Grande!!!
    Spero tu l’abbia inviata veramente!!!
    Non conoscevo Steve Reich (ora ho letto il post) ma trovo questa lettera estremamente efficace e geniale!

  2. Zia Petunia ha detto:

    Questo è parlar chiaro!
    Grande!

  3. federico ha detto:

    Sono inoltre miserabili perchè contribuiscono a rendere sempre più difficoltosa la circolazione di nuove idee e opere, lasciando spazio, non ne avessero già abbastanza, alle solite zuppe allungate.
    A proposito, segnalo la biennale musica, anche se è agli sgoccioli. Maggiori informazioni qui: http://www.labiennale.org/it/musica/

  4. Mauro ha detto:

    Una versione senza il derelitti (non si può tentare di iniziare un dialogo con gli insulti) e con gli inevitabili mutamenti formali douti all’inglese (io non traduco, riscrivo, comunque il senso è quello) è stata inviata alla B&H a:

    Steven Swartz
    Publicity Manager, NY

    Helane Anderson
    Promotion Manager, NY

    Nigel Boon
    Head of Promotion (Joint)
    Promotion in the UK, France, Netherlands, Spain, Portugal and Italy

    Vediamo se qualcuno risponde

  5. Mauro ha detto:

    Aggiornamento:
    allora, finora nessuna risposta, però Mr. Boon è venuto a vedersi il blog e ci è rimasto per 7 dei suoi preziosi minuti.
    Suppongo che passerà un week-end insonne per decidere se rispondere o no.
    Si accettano scommesse.

  6. federico ha detto:

    cena di pesce da me se risponde.

  7. Nigel Boon ha detto:

    Hi – scusatemi ma scrivero in inglese, mi manca la pratica nell’italiano scritto! Thanks for your email and all the points you made. In fact as the publisher we don’t own the rights to the recordings, so what we have done on our site is in collaboration with the record company. So far all our experience has been that 2 minutes of a sample are enough to decide whether or not one wants to listen to the whole piece – it’s only meant to be an aperitivo, not the whole meal! We’ve been very happy with the enormous response to Steve Reich’s birthday celebrations, with sold-out concerts here in London, and fantastic traffic on our website’s Reich page. Auguri da Londra!

  8. nicola ha detto:

    posso venire anch’io alla cena di pesce?

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