La Zona del Disastro

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Pubblicato il: 19 Ottobre 2006

La prossima settimana, nello stato del Meghalaya (NE India), 8000 batteristi suoneranno insieme per tentare di battere il record di performance simultanea (dovranno suonare in sincrono per almeno 5 min.) ed entrare nel Guinness come “largest drum ensemble” (fonte: Telugu Portal).
Suppongo che il paese sarà dichiarato zona disastrata.
Esistono comunque anche cose più tremende. Come la riunione di 230 banjo che martellano “Foggy Mountain Breakdown”, o il tentativo di battere il record di 1800 armoniche che fortunatamente non è riuscito.

A questo proposito mi torna in mente la buonanima di Douglas Adams che, nella sua Guida Galattica per Autostoppisti (The Hitch-Hiker’s Guide to the Galaxy) e precisamente del Ristorante al Termine dell’Universo, parla di Hotblack Desiato, la rockstar morta, e della sua band “La Zona del Disastro”, la band più assordante della galassia.
Dunque, da quel che ricordo, La Zona del Disastro è una band di rock elettronico che suona a un volume tale da non potersi esibire su alcuni pianeti perché i loro concerti violerebbero i locali trattati di limitazione delle armi strategiche.
La performance avviene per via olografica, cioè sul luogo del concerto vengono proiettati solo gli ologrammi della band che in realtà sta suonando su una astronave in orbita intorno al pianeta, o, più spesso, in orbita attorno a un pianeta diverso.
Ovviamente, con un simile volume, il pubblico non può semplicemente radunarsi intorno al palco. Il muro degli amplificatori raggiunge una altezza tale da essere scambiato per la skyline di Manhattan e per un raggio di vari chilometri, ogni cosa viene rasa al suolo dalla potenza delle onde sonore. Il luogo migliore per assistere al concerto è prenotare un posto negli appositi bunker di cemento armato piazzati a circa 60 km dal palco.
Anche il successo della band ha proporzioni megagalattiche. I loro incassi sono praticamente incalcolabili e infatti il loro contabile ha ricevuto la laurea ad honorem in meta-matematica dall’università di Princeton.
Di conseguenza, si pone il problema di sfuggire alle tasse (tutto il mondo è paese). Proprio per questo il leader, Hotblack Desiato, rimane in animazione sospesa per più di 6 (o 8, non ricordo bene) mesi all’anno e si fa dichiarare legalmente morto, diventando, appunto, la rockstar morta.
Addio e grazie per tutto il pesce.

1 Commento
  1. nicola ha detto:

    oi, questo è un ordine.
    chi ancora, lei/lui meschina/o, non avesse letto la guida galattica, vada con cortese urgenza in libreria, la vendono ancora (o fatevela prestare dai fortunati e generosi possessori).
    è uno dei pochi libri (in realtà son quattro volumetti) fondamentali della fine del secolo scorso.
    se non colmerete la vostra tremenda lacuna culturale, un prostetnico vogon si presenterà a casa vostra e vi leggerà le sue poesie.
    quando succederà, non dite che non eravate stati avvertiti…

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