Coca-Cola Beatbox

Categorie: Architettura, Pop
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Pubblicato il: 20 Luglio 2012

La trovata della Cola-Cola per le Olimpiadi di Londra è questo padiglione progettato dagli architetti londinesi Asif Khan e Pernilla Ohrstedt.

L’aspetto divertente è che il visitatore può creare in tempo reale un collage di suoni generati da attività sportive. I suoni sono collegati a circa 200 pannelli connessi fra loro, sensibili al tocco e al movimento e fabbricati in Etilene TetraFluoroEtilene (ETFE), un polimero parzialmente fluorato, ovvero un materiale plastico che contiene fluoro. Viene utilizzato dagli anni ’80 in architettura per le sue eccezionali caratteristiche. L’ETFE, infatti, è trasparente come il vetro ma, rispetto ad esso, è più leggero, resistente, isolante e semplice ed economico da installare. L’ETFE pesa soltanto 350 g/mq, è totalmente permeabile alla luce e ai raggi UV ed è totalmente riciclabile.

L’aspetto meno divertente è che i suddetti suoni sono tratti dalla cosiddetta Olympic song Anywhere in the World incisa dal produttore inglese Mark Ronson. Ora, io non ho niente contro Mark Ronson, però mi sembra la classica occasione sprecata perché in questo modo, invece di sperimentare una libera creazione sovrapponendo e collegando suoni, il tutto si ridurrà ad un banale remix della canzone olimpica.

Per il comunicato ufficiale, cliccare qui. Il padiglione aprirà al pubblico il 27 c.m.

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