Steinway vs Bösendorfer?

Categorie: Antica
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Commenti: 2 Commenti
Pubblicato il: 29 Ottobre 2012

L’idea può sembrare un po’ idiota, ma ha una certa valenza, almeno per la tipologia musicale in questione.

Stessa pianista (Kimiko Ishizaka), stessa tournée (WTC World Tour 2012), stesso brano (la Fuga in Sib maggiore BWV 866 dal Clavicembalo Ben Temperato di J.S. Bach), stesso microfono, ma due sale diverse e due pianoforti diversi: uno Steinway e un Bösendorfer di livello comparabile., due strumenti i cui fans si sono stupidamente scannati per anni e continuano a farlo.

Il microfono (lo stesso), nel caso dello Steinway è piazzato sulla destra, rivolto verso lo specchio, a circa 2/3 metri dallo strumento. Purtroppo, nel secondo caso non si vede, ma spero sia in posizione analoga.

Le sale sono lo Shalin Liu Performance Center di Rockport, MA e la Bösendorfer-Saal alla Mozarthaus, Vienna. A giudicare dal video, sono molto diverse: quella americana sembra essere decisamente più grande e di costruzione ben più recente rispetto all’antico salone restaurato di quella che fu la residenza di Mozart fra il 1784 e il 1787.

Quello che emerge sono due concetti sonori radicalmente diversi (da apprezzare con delle vere casse piuttosto che con gli altoparlanti del computer). Sicuramente anche le sale fanno la loro parte (e a mio avviso la grande finestra che chiude il palco nella sala americana è determinante), ma con altrettanta sicurezza non si può dire che uno dei due strumenti sia migliore dell’altro. Al massimo si può affermare che l’esecuzione di questo brano da parte di questa pianista rende meglio sull’uno o sull’altro e su quale, ognuno avrà la propria preferenza.

Quello che mi riesce più difficile capire, invece, è come un concertista possa accettare di suonare su due strumenti così diversi, tali da farmi pensare che uno dei due sia radicalmente lontano dalla sua idea di suono. Ma, evidentemente, a volte non si ha una forza contrattuale tale da imporre lo stesso strumento per tutta la tournée.

2 Commenti
  1. Danio ha detto:

    Sicuramente la sala fa il suo, ma mi sembra che le due riprese siano abbastanza diverse per posizione. Si nota una netta prossimitá nel Bosen ( un’apertura stereofonica maggiore ed una presenza maggiore della maccanica).
    Non mi sembra molto attendibile come comparazione, che andrebbe fatta nelle stesse condizioni (sala e ripresa).
    Comunque rimane evidente la differenza timbrica tra i due strumenti (oltre alle note differenze meccaniche).

  2. Mauro Graziani ha detto:

    È vero, infatti questi confronti, secondo me, sono un po’ buffi perché lo stesso strumento può suonare in modo diverso con diversi pianisti per cui ognuno deve cercare il proprio. A questi livelli non si può definire uno strumento migliore in assoluto.
    Comunque, se il microfono fosse stato piazzato alla stessa distanza, la differenza fra i due sarebbe stata ancora maggiore (frequenze alte ancora più attenuate ne Bosen).

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