Long live Aibo (1999 – 2006)

Categorie: Tecnologia
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Commenti: 3 Commenti
Pubblicato il: 7 Giugno 2006

Following the Sony Corporation FY05 3Q announcement, the production of AIBO Entertainment Robots will be discontinued as of end March 2006.

Stupido quanto volete e assurdamente costoso ($1599 di listino), ma è stato il primo serio tentativo di costruire e vendere un animale da compagnia.
Aibo, il cagnino robot della Sony, si estingue nel 2006 lasciando le migliaia di esemplari ancora in circolazione alla disperata ricerca di pezzi di ricambio e migliorie software di terze parti, senza nemmeno la speranza di vedere una nuova generazione.
Dite quello che volete, ma a me dispiace. In fondo Aibo incarna il sogno del Golem, un sogno che è sempre esistito e che è parte dell’uomo. E non è vero che non serve a niente semplicemente perché un cane vero fa il suo lavoro molto meglio di lui. Secondo questa ottica anche mettere un piede sulla Luna o mandare un robottino su Marte non serve a niente, ma secondo me, quando questi sogni non esistono più, tutti noi perdiamo qualcosa.
Aibo, poi, non è un cane e non vuole imitare un cane. È un essere ibrido che si muove un po’ come un cane, ma dice qualche parola e canta una canzoncina. Fa tenerezza. E poi vuoi mettere poter dire cose tipo “Basta, spegni il cane e vai a dormire” oppure “Su, andiamo a fare un giro, accendi il cane”.

Long live, Aibo…

PS: non te l’ho mai detto, ma a un certo punto avevo voglia di comprartelo. Poi ho pensato che, se avessi saputo il prezzo, me ne avresti detto di tutti i colori. Con il senno di poi, sarebbe stato meglio comprarlo: oggi si vende a molto di più. Arriva fino a $ 6000.

Long live, Aibo…

3 Commenti
  1. Vale ha detto:

    Un po’ come la madeleine per Proust, questo post ha rievocato in me gli stessi sentimenti di tenerezza e pena uniti ad un’ingiustificato senso di colpa che provavo quando ero veramente piccina e giocavo con mio cugino, il quale si divertiva a decapitare robot e a distruggere volutamente le Micromashine… piangevo sempre perchè mi dispiaceva troppo per loro, mi dispiaceva che un essere umano se la prendesse con chi non si poteva difendere perchè inanimato…

    Lo stesso senso di colpa e dispiacere, anni dopo, lo provai al liceo, quando la sorellina di una mia amica guardando il suo pulcino tamagochi che urlava perché affamato, diceva: “ma quando muori che mi hai scocciata!”…

    Interessante, tutte cose che avevo piacevolmente rimosso.

    Povero Aibo 🙁

  2. Joyello ha detto:

    Con tutto che anche io provo molta tenerezza per la fine di Aibo, confesso che il principale sentimento che ora mi pervade è di invidia.
    Invidia per chi era “piccino” quando giravano le “micromachines”…
    Io avevo già votato un paio di volte
    🙁

    Joyello

  3. Mauro ha detto:

    Wow!
    Grazie per i commenti. Spesso mi sento dare dello “strano” quando dico che mi fanno tenerezza le macchine…

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