EURion

Il post € Banknotes Bombing ha sollevato qualche interrogativo. Alcune persone mi hanno scritto segnalando che Photoshop si rifiutava di scannerizzare le banconote (non solo Euro), mentre altre mi dicevano che erano riusciti a fare lo scan senza problemi, ma poi la stampante si rifiutava di stamparle.

Effettivamente esiste un sistema sviluppato dal Central Bank Counterfeit Deterrence Group (CBCDG) che permette di identificare le immagini delle banconote al fine di rendere la vita difficile ai falsari. Il nome ufficiale del sistema è Counterfeit Deterrence System (CDS) ed è stato messo a punto su commissione del CBCDG dalla Digimark Corporation, una azienda che si occupa di watermarking.

Il CDS esiste dalla fine degli anni ’90 (circa 1996) e il suo funzionamento non è mai stato reso noto ufficialmente. È stato incorporato da alcuni produttori di software. Quelli attualmente noti sono Adobe, a partire da Photoshop CS (nei precedenti non c’è) e da Jasc (Paint Shop Pro). Entrambi affermano di aver ricevuto le routine sotto forma di codice precompilato e quindi di non essere a conoscenza del suo funzionamento.

Molti di più sono i produttori di hardware che lo hanno inserito nel firmware delle loro macchine. Si trova, infatti, in molte fotocopiatrici a colori Xerox e in alcune stampanti HP.

L’esistenza del CDS è stata scoperta nel 2002 da Markus Kuhn. Investigando il funzionamento di una fotocopiatrice Xerox che si rifiutava di stampare una immagine contenente banconote, Kuhn ha identificato un simbolo costituito da uno schema di cinque cerchietti gialli, verdi o arancio, schema ripetuto in aree delle banconote con diversi orientamenti. Andrew Steer più tardi notò un semplice rapporto intero tra il quadrato delle distanze dei cerchietti vicini, che dà ulteriori informazioni su come lo schema dovrebbe essere individuato efficientemente dal software di elaborazione delle immagini.

EURionLa forma dello schema è visibile nella figura a fianco, ma può essere presente anche con varie rotazioni. Data la sua vaga somiglianza con la costellazione di Orione e il fatto che il suo utilizzo ha ricevuto un forte impulso con la creazione dell’Euro, allo schema è stato attribuito il nome di EURion.

Le nazioni che hanno adottato l’EURion sono molte. Oltre a essere presente in tutte le banconote in Euro è stampato anche su lev bulgaro, dollaro canadese, corona danese, norvegese e svedese, fiorino ungherese, yen giapponese e altri (qui tabella completa alla data attuale)

In alcune fotocopiatrici a colori, la sola presenza di cinque di questi cerchietti in un’immagine è sufficiente per rifiutarsi di stampare, mentre altre stampano ma sovrappongono all’immagine la scritta “specimen” o “fac-simile” anche se l’immagine prodotta ha dimensioni o colori sensibilmente diversi dall’originale. Per esempio, io ho un notes le cui pagine sono biglietti da 100.000 Lire su cui è stampato “Fac-Simile” ma la dimensione è nettamente diversa dal biglietto reale e la stampa è su una sola faccia. Inoltre, l’EURion, a volte, è fonte di problemi anche per gli utenti onesti. I grafici pubblicitari, per esempio, si sono spesso lamentati per l’impossibilità di scannerizzare le banconote in Photoshop, tanto che alcune banche centrali permettono di scaricare immagini di banconote ad alta risoluzione con qualche particolare modificato.

È interessante, poi, vedere come l’EURion è stato incorporato nella banconote. Generalmente non è individuabile immediatamente. A volte lo diventa quando si sa cosa cercare.

Il caso più evidente è quello della banconota da € 10 (a sin, click to enlarge) in cui sono presenti molti cerchietti, alcuni dei quali formano l’EURion. In altre lo schema è meno visibile. In realtà, a volte, i cerchietti sono ben visibili, ma non vengono notati perché fanno parte di un disegno più esteso. Per esempio, nei $20, varie copie dello schema, con diversa rotazione, si creano usando gli zeri della scritta “20” continuamente ripetuta, mentre nelle vecchie £20, dedicate a Elgar, lo schema si ottiene unendo le note di un frammento di partitura.

Ultimamente, comunque, ricerche più accurate mostrano come l’EURion non sia l’unico schema di riconoscimento delle banconote. Mentre le fotocopiatrici continuano a basarsi sull’EURion, i software come Photoshop e Paint Shop Pro utilizzano anche altri sistemi, come dimostrato da questa ricerca.

€ Banknotes Bombing

L’artista greco stefanos ha elaborato un modo interessante per esprimere la propria insoddisfazione nei confronti delle istituzioni europee.

Il suo intervento consiste nel modificare le banconote, dipingendo in inchiostro nero figure angoscianti, emblematiche della situazione in cui versa il suo paese. Le banconote così modificate vengono poi scannerizzate per documentazione e rimesse in circolazione.

In una intervista ha dichiarato

Observing the euro banknote landscapes one notices a lack of any reality, whatsoever for the last five years the crumbling greek economy has hatched violence and social decay – so, I decided to fuse these two things. Through hacking the banknotes I’m using a european a document, that is in cross-border circulation, including greece – thus, the medium allows me to ‘bomb’ public property from the comfort of my home.

 

Altri esempi sono visibili qui.

AllOfMP3 è legale?

Disclaimer
Non sono un avvocato. Sono solo un informatico, musicista con una laurea incidentale in Scienze Politiche. Di conseguenza, ogni mia affermazione di carattere legale è una pura e semplice opinione. Non basatevi su di esse per giustificare le vostre azioni.

Di AllOfMP3 e simili abbiamo parlato recentemente sottolineando il problema della loro legalità.
Sebbene ne parlino in tanti, sono pochi quelli che ne fanno una analisi approfondita in termini legali.
A mio avviso, il problema si può sintetizzare in due punti.

  • Si tratta, prima, di appurare se l’attività di AllOfMP3 e simili sia legale nel loro paese. Se la risposta è sì, ne consegue che chiunque può andare in Russia, comprare degli MP3 e ascoltarseli senza commettere alcun reato finché resta in Russia.
  • In secondo luogo, si tratta di capire se sia legale e eventualmente a che condizioni, importare i suddetti MP3 in Italia.

Generalmente, ci sono leggi che regolano sia l’acquisto che l’importazione dei beni e sono diverse nei vari paesi. Inoltre, in genere, si distingue fra l’uso personale e commerciale.
Per esempio, chiunque può andare in India, acquistare 1 Kg di derivati della cannabis e consumarli allegramente in loco senza incorrere in sanzioni. Se però tenta di importarli in Italia, commette un reato.
Se invece, sempre in India, acquista un po’ di vestiti per uso personale e li mette in valigia, può portarseli a casa senza problemi. Ma attenzione: se ne compra una tonnellata, non più per uso personale, ma per farne commercio, può lo stesso importarli, ma dovrà, presumibilmente, pagare una tassa.
Vedete la differenza? Un bene, il cui acquisto e consumo è legale in un certo paese può essere del tutto illegale in un altro, oppure del tutto legale o ancora legale a patto di pagare delle tasse di importazione.

Ho fatto un po’ di ricerche in internet e ho trovato una sola pagina in cui il problema della legalità di AllOfMP3 sia stato affrontato in questi termini e con rigore. È quella di FADMINE che ho già citato in un precedente post (la trovate qui in inglese). Naturalmente, essendo americani, hanno preso in considerazione l’importazione negli USA, ma il tutto è indicativo. In sintesi, loro il ragionamento è il seguente.

Legalità in Russia
Risolvere questo problema è molto semplice: basta scrivere alla ROMS (la SIAE russa), citata nel proclama di legalità che appare sul sito di AllOfMP3 per appurare se sia vero che il sito è in regola.
La ROMS risponde come segue:

I can confirm the legality of allofmp3.com You can legally buy/download mp3-songs from this site if it does not breaks the law the national legislation of the country in which you will be during that moment Sorry for my english.
Yours faithfully, the assistant to the lawyer of the Russian society on multimedia and to digital networks (ROMS) www.roms.ru,
Bahanets Roman Igorevich

Questo sembra confermare la regolarità del suddetto sito in Russia. FADMINE affronta poi il problema dell’importazione negli USA.

Importazione in USA
Quelli di FADMINE sono andati a consultare la legislazione americana sull’importazione senza trovare niente sugli MP3 (per quanto aggiornati siano gli americani, anche loro non stanno dietro all’innovazione tecnologica), ma hanno trovato una legge che riguarda l’importazione di registrazioni fonografiche (phonorecords).
In giurisprudenza, quando un caso non è regolato da una legge specifica, si procede per analogia, quindi è molto probabile che gli MP3 possano ricadere in questa categoria. In questo caso, la legge USA, citata da FADMINE come “TITLE 17 > CHAPTER 6 > Sec. 602”, afferma (trad. mia):

L’importazione, senza il consenso del detentore del copyright, di copie di registrazioni fonografiche di un lavoro acquistate fuori dagli USA costituisce una violazione del diritto esclusivo di distribuire copie di tale registrazione sancito nella sezione 106 perseguibile in base alla sezione 501.

Ma poi continua:

Tale articolo non si applica nei seguenti casi:

segue una serie di casi fra cui il num. 2 che consente la

importazione per uso privato di colui che importa e non per la distribuzione con un massimo di una copia per ogni lavoro in qualsiasi momento.

A questo punto, mi sembra che la situazione, perlomeno per gli USA, sia chiara. In base a quello che ne capisco, questo significa che l’acquisto di MP3 dai suddetti siti e la loro importazione negli USA è legale a patto che sia eseguita per il solo uso privato di chi acquista e l’acquisto deve essere limitato a un massimo di una copia per ciascun brano. In nessun caso, inoltre, si possono vendere, distribuire o trasmettere gli MP3 così acquistati.
Gli USA hanno una legislazione considerata restrittiva per quanto riguarda l’importazione, quindi penso che gli stessi criteri possano essere applicabili al nostro paese. Inoltre bisogna tener presente che, in un sistema democratico, è implicitamente consentito tutto ciò che non è vietato per legge, quindi, secondo me, anche le affermazioni della major secondo cui AllOf MP3 sarebbe illegale perché non esiste alcun accordo fra la ROMS e le analoghe organizzazioni occidentali, in assenza di una legge non dovrebbero avere alcun valore per l’acquirente privato (non commerciale). In altre parole, il fatto che il CISAC (SIAE internazionale) sia in rotta con la ROMS perché, a sentir loro, non paga i diritti, non mi sembra un problema che possa riguardare un privato cittadino a meno che non esista una legge che vieta il commercio in assenza di accordi.
Ancora una volta vale la pena di notare che il problema è diventato tale solo a causa di internet. Qualsiasi musicista classico sia stato in Russia ha acquistato e importato dischi e partiture senza problemi perché si trattava di casi limitati.
Naturalmente le mie poche competenze non mi permettono di fare affermazioni definitive in merito. Mi auguro che qualcuno con le necessarie competenze affronti la questione per l’Italia, ma non posso fare a meno di pensare che, per il momento, non si vuole una parola conclusiva su questa ingarbugliata faccenda.