Hans Reichel

UPDATE 2023

All’epoca della stesura di questo articolo (2008) Hans Reichel era ancora fra noi. Purtroppo è deceduto nel 2011.


Hans Reichel, chitarrista improvvisatore tedesco, ma anche liutaio, inventore di nuovi strumenti e tipografo.

Una sua recente invenzione è il daxophone. Si tratta di un idiofono dalla forma simile a una lama fissato a un blocco di legno che contiene uno o più microfoni a contatto. Pizzicato, percosso o trattato con un arco, il daxophone produce dei suoni simili alla voce umana, spesso umoristici.
L’altezza delle note viene variata con il dax: un blocco di legno con una parte tastata e un’altra liscia che, premuto sulla lama e inclinano, varia la lunghezza della parte vibrante, un po’ come un ponticello mobile. Lo si vede in azione in questo breve video e in altri simili.

Ma Reichel è anche noto per le sue sorprendenti elaborazioni della chitarra e del liuto che comprendono vari tipi di strumenti a doppio manico, come quello visibile nella foto.

Balalaika Contrabbasso

balalaika

Certo anche suonare la balalaika contrabbasso è dura…
È accordata Mi – La – Re, dalla terza alla prima corda.
Si tiene a tracolla, ma in realtà poggia a terra. Se osservate l’angolo, infatti, potete vedere un puntale.

Playing double bass balalaika it’s hard…
It is tuned E, A, D from low to high string.
The size and shape of the instrument require the player to play in an upright position. A metal pin protrudes from the instrument. Thus, neither the body of the instrument nor its soundboard touch the player and a great resonant effect is created, resulting in a powerful, long and deep sound.

Da English Russia

L’Arpa Eolica

Aeolian Harp

L’arpa eolica è uno strumento le cui corde vengono messe in vibrazione dal vento.
Era molto popolare nel periodo romantico, ma attualmente è estinta e viene costruita solo su ordinazione. È facile capire il perché: in condizioni normali il suono dell’arpa eolica è flebile e non può competere con l’elevato livello di rumore di fondo dell’industrializzazione e soprattutto dell’automobile.
Ciò nonostante il suo suono resta affascinante, tanto che vari compositori ne hanno tratto ispirazione. A parte lo studio num. 1 op. 25 di Chopin (qui eseguito da Olaf Schmidt), a cui Schumann ha attribuito il nick di “arpa eolica”, Henry Cowell, uno dei grandi innovatori della letteratura pianistica, ha inventato tecniche come il pizzicato diretto sulle corde e il loro sfioramento a pedale abbassato per il suo The Sword of Oblivion (1920-1922) e soprattutto per Aeolian Harp del 1923, ampliando poi queste tecniche in brani successivi, come The Banshee (1925), Duett to St. Cecilia (1925), The Sleep Music of Dagna (1926), The Fairy Bells (1928), The Leprechaun (1928), The Fairy Answer (1929), and Irish Epic Set (1946).

La sua costruzione è abbastanza semplice e può assumere varie forme. Normalmente si tratta di una tavola armonica forata sulla quale sono tese le corde. Sotto alla tavola sta una cassa armonica anch’essa forata in modo da permettere il fluire dell’aria in movimento. Le corde sono di numero e accordatura variabili, ma devono essere in materiale leggero, che possa entrare facilmente in vibrazione.
Qui abbiamo un esempio di un’arpa eolica verticale costruita da Ralf Kleemann che è anche un arpista professionale, e uno di Roger Winfield che costruisce strumenti e produce anche dei CD.

Piano Giocattolo

Conoscete Margaret Leng Tan e Isabel Ettenauer?
Sono due fra le principali interpreti del piano giocattolo, che non è una stupidaggine, ma uno strumento con un repertorio specifico (fra gli altri, Cage, che comunque non è l’unico).
Eccovi Isabel Ettenauer in Sequitur V, un brano di Karlheinz Essl per Toy Piano and Electronics.

e Hyekyung Lee in un brano di Rob Smith, con il fantastico titolo di “Schroeder’s Revenge”

Fiddle Farmers

Octobasse
È molto bella questa pagina di Lois Siegel, fotografa, piena di immagini di strumenti ad arco e di quelli che li suonano in epoche e situazioni fra le più diverse.
L’oggetto di ammirazione della bambina è l’octobasso, costruito nel 1849 da Jean Baptiste Vuillaume.
Alto circa 4 metri, aveva 3 corde accordate all’ottava sotto al contrabbasso. La corda più bassa è un Do, non un Mi, e vibra alla temibile frequenza di 16.35 Hz. Si tratta del Do sotto al La basso dei pianoforte (che qualche piano ha).

Mi sembra doveroso aggiungere che la foto è di Marc Chaumeil

Steve Hubback

Steve Hubback si autodefinisce “Percussionist and Metal Sculptor”. Nato come batterista, dal 1990 Hubback costruisce strumenti per se stesso e per altri percussionisti.
Le sue creazioni, oltre ad avere un bel suono, sono anche esteticamente apprezzabili, tanto da essere utilizzate anche per installazioni in cui si fondono con la natura, come in questo live al No Noise Festival 2023.
Il suono è affascinante, come testimonia un esempio tratto da questa pagina in cui ne potete trovare molti altri.

Steve Hubback’s Site