Cosa è successo?

Categorie: Mercato, Musica
Tag: Nessun Tag
Commenti: 2 Commenti
Pubblicato il: 9 Settembre 2006

Zeit

Ascoltate un po’ questo pezzo.
È “Birth Of Liquid Plejades”, un brano per 3 sintetizzatori e 4 violoncelli, dall’album “Zeit” dei Tangerine Dream del 1972. Era un album doppio con 4 brani (uno per facciata) di circa 18′ ciascuno.
Questa musica non veniva dai conservatori o dai circoli di musica contemporanea (in effetti verso la metà diventa melodica). Era pop-music.
Le riviste la etichettavano come “musica cosmica”, facevano recensioni deliranti, e di questo album scrivevano “forse di difficile ascolto e non per tutti, ma sicuramente un capolavoro assoluto”.
I concerti di gruppi come questo, con musica di questo tipo, facevano il pieno. Certo, non negli stadi, ma un teatro da 1000 posti andava esaurito facilmente. Ricordo che i Tangerine Dream riuscirono anche a fare una tournée nelle principali cattedrali gotiche tedesche e inglesi.
Ovviamente i termini come capolavoro vanno ridimensionati. In realtà i Tangerine Dream scopiazzavano a piene mani il Ligeti degli anni ’60, ma, ripeto, la loro era considerata pop-music, seppure sperimentale. Se ne parlava non nei circoli di Darmstadt, ma sulle riviste di pop-music, accanto a un articolo su Bowie e a uno sui Rolling Stones. Qualche volta anche su riviste musicali idiote, tipo Ciao 2001. Questi dischi erano regolarmente distribuiti, magari non in tutti i negozi, ma comunque erano reperibili, senza grande difficoltà, anche a Verona.
Adesso, qualcuno potrebbe spiegarmi perché qualsiasi forma di sperimentazione è totalmente scomparsa dalla popular music? (non ditemi che Aphex Twin o simili fanno sperimentazione). Cosa è successo nel frattempo?

2 Commenti
  1. nicola ha detto:

    Legge di Gresham?

  2. Joyello ha detto:

    Boh… io penso che sia solo questione di tempi diversi. Quelli erano gli anni 70, oggi il modo di fruire la musica di consumo è diverso e più ampio.
    Andrò a spanne ma se è vero che Aphex Twin non è un grande sperimentatore, direi che non è l’unico esempio da prendere in considerazione. Si pensi ai Matmos, Alva Noto o Christian Fennesz, solo per fare i primi nomi che mi vengono in mente (quindi quelli più grossi): Sono distribuiti da multinazionali, i loro dischi si trovano anche a fnac e si parla di loro nelle riviste di pop-music. Ora non la chiamano musica cosmica ma “laptop-music”… camiano i tempi, cambia il modi di chiamarla ma…In fondo, non è la stessa cosa?

Lascia un Commento

Benvenuto , oggi è venerdì, 29 Marzo 2024