c.v.d.

Categorie: Informatica
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Commenti: 1 Commento
Pubblicato il: 18 Settembre 2008

Un po’ di tempo fa avevo espresso la mia sfiducia sull’apertura dell’iPhone e più precisamente sulla libertà di sviluppare software per il nuovo giocattolo Apple, considerando che, per scaricare il sistema di sviluppo, è necessario identificarsi e che, per espressa dichiarazione di Jobs, Apple si riserva il diritto di bloccare le applicazioni pericolose.

Bene, ora vediamo il significato di “pericoloso” in casa Apple perché abbiamo la prima applicazione per iPhone che è stata bloccata. Ed è un virus? Un malware in grado di cancellare dati dell’utente? Un worm capace di diffondersi via bluetooth?

No. Si tratta semplicemente di un software, chiamato Podcaster, che duplica la funzione di podcasting di iTunes. In altre parole, entra in concorrenza con iTunes. È semplicemente un software che fa le stesse cose di iTunes, ma, a detta del suo creatore, Fraser Speirs, le fa meglio.

E che sia stato bloccato per questo, non lo diciamo noi o Fraser Speirs, lo dice Apple;

Apple Rep says: Since Podcaster assists in the distribution of podcasts, it duplicates the functionality of the Podcast section of iTunes.

Almeno non si nascondono dietro un dito, ma ora l’utente iPhone non avrà alcuna possibilità di verificare se davvero Podcaster sia meglio di iTunes e così muore la concorrenza. Perché la concorrenza non è solo inventare qualcosa di nuovo. È anche fare qualcosa che qualcun altro fa già, ma farlo meglio o a minor prezzo. E non c’è nulla nell’agreement che si sottoscrive scaricando l’SDK che vieti di duplicare applicazioni già esistenti nell’iPhone.

In effetti, i duplicati in vendita su App Store sono parecchi: dalle calcolatrici ai calendari,  ad altre applicazioni che gestiscono i podcast, come Diggnation and Mobility Today. Ma allora perché Podcaster è stato bloccato? Forse perché ha una funzione che gli altri non hanno, cioè consente di scaricare i podcast sulla macchina, invece di ascoltarli soltanto.

Forse la vita mi ha reso malfidente, ma una corporation che lavori per l’interesse dei clienti devo ancora vederla.

1 Commento
  1. vinz ha detto:

    stavolta ti do ragione….per esempio non vogliono che flash sia supportato, perche’ senno’ non venderebbero i giochini da itunes. per non parlare della chiusura della memoria all’utilizzo come chiavetta usb.

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