Winchester Mystery House

Categorie: Usa, Viaggi
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Commenti: 5 Commenti
Pubblicato il: 17 Settembre 2006

Aerial view

Ho deciso che, ogni tanto, vi racconterò anche qualcosa dei miei viaggi. Fa cool 8) .
Questa è la storia di una casa. Una grande casa che ho visto tanti anni fa e che avevo completamente dimenticato fino a qualche giorno fa quando l’ho ritrovata citata in un libro su Bob Dylan.
La casa ormai è nota come “Winchester Mystery House” ed è il frutto del delirio della sua proprietaria, una simpatica vecchia signora dal cognome famoso.
Sarah L. Winchester (1839–1922), infatti, era la vedova di William Wirt Winchester (1837–1881), figlio di quell’Oliver Winchester (1810–1880) che aveva inventato l’omonima arma (“il fucile che vinse il west”) e fondato la Winchester Repeating Arms Company della quale William era diventato presidente alla morte del padre, nel 1880. Ma presidente lo era stato per un anno solo, perché era morto nel 1881 e Sarah, pur restando fuori dall’azienda (le donne manager non esistevano a fine ‘800), ne aveva ereditato il 50% della proprietà, il che le assicurava una rendita di circa $ 1000 al giorno esentasse (fino al 1913 le rendite azionarie non erano tassate in USA; equivalgono a circa $ 19.000 al giorno attuali). In più, l’eredità era costituita anche da circa $ 20 milioni fra titoli, immobili e liquidi.
Non era povera la vedova Winchester, ma era inguaribilmente depressa per la prematura morte del marito e come spesso accade anche ai nostri giorni, la depressione la condusse da un mago.
Il mago le disse che c’era una maledizione sulla sua famiglia, a causa delle tante vittime dei suoi fucili, i cui spiriti cercavano vendetta e presto avrebbero preso anche lei, prematuramente come il marito. L’unico modo di calmare queste anime perdute era quello di costruire una casa tanto grande da ospitare lei stessa e tutte loro. Ma erano migliaia e non poteva esistere una casa abbastanza grande. Così Sarah Winchester avrebbe dovuto costruirne una e continuare ad allargarla giorno dopo giorno, per sempre. “Non dovrete mai fermare la costruzione. Continuate a costruire e vivrete. Smettete e morirete”.
E così fece. In fondo il denaro non le mancava. Sarah Winchester si trasferì all’ovest, a San Jose, California nel 1884 e qui comprò una fattoria di 8 stanze in cui andò a vivere, iniziando ad ampliarla.
I lavori di ampliamento continuarono sempre, 24 ore al giorno, 7 giorni la settimana, 365 giorni l’anno per 38 anni, fino alla sua morte nel 1922 a 83 anni (in effetti visse molto, per quei tempi).
Ogni notte Sarah si recava in una stanza dove era convinta di ricevere messaggi spiritici che le suggerivano cosa costruire. Così ci sono scale che non portano in nessun posto, corridoi e porte più piccoli del normale (Sarah era alta circa m 1.50), un armadietto con solo 2 cm di profondità…
Oggi la casa è una curiosità per turisti. Ha 160 stanze. Prima del grande terremoto del 1906 aveva 7 piani, 3 dei quali crollarono. Venne rimessa a posto, ma gli ultimi 3 piani non furono mai ricostruiti, optando saggiamente per un ampliamento più orizzontale che verticale.
Ci sono 1257 finestre, 47 fuochi (fra camini, stufe, punti di cottura, alcuni dei quali a gas, gli altri a legna o carbone), 17 camini (sui tetti) + 2 in costruzione, 6 cucine, 40 camere da letto, 40 scale interne, 2 saloni da ballo e 52 punti luce (a candele, ovviamente). Si stima che la costruzione sia costata $ 5.5 milioni.
La vedova Winchester, inoltre, considerava protettivi il numero 13 e le ragnatele. I tipici candelieri a 12 braccia sono modificati e ne hanno 13, gli appendiabiti sono in multipli di 13 e varie finestre sono decorate con un motivo a ragnatela in cui sono inserite 13 pietre colorate. Nel 13° bagno, l’unico con doccia, ci sono 13 finestre. Lo scalone centrale ha 13 gradini.
Oggi si organizzano visite speciali la notte di Halloween e tutti i venerdì 13.
Questa foto aerea dà un’idea della struttura, ma non della complessità della casa. Per apprezzare quest’ultima cliccate qui.

Sito di riferimento

The house website
English text is taken from Wikipedia.

5 Commenti
  1. Zia Petunia ha detto:

    Pazzesco!
    Chissà quel mago cosa ci ha guadagnato!

  2. Mauro ha detto:

    Non saprei. In realtà non si sa nemmeno chi fosse. È noto solo come il mago di Boston.

  3. Lemi ha detto:

    Secondo me era un agente immobiliare.:-)

  4. marchengi ha detto:

    Divina,la meta del mio proximo viaggio!!Sono venuto alla conoscienza d quest’opera cercando informazioni su rose red d seattle,ke speravo esistesse per visitarla ma a questo punto nn c spero piu d tanto,se qualcuno avesse informazioni su rose red….anche se distruggessero i miei sogni prego d informarmi grazie e home sweet home!

  5. Mauro ha detto:

    The six-hour miniseries centers around a house called Rose Red, a turn-of-the-century Seattle mansion that has long been abandoned, but according to local lore, continues to add rooms onto itself. Intrigued by the story, a college professor named Joyce Reardon (played by Nancy Travis) enlists a group of psychics to spend the weekend in the house as a research project. They soon find themselves not only face-to-face with the mansion’s restless spirits but also trapped in a maze of rooms that constantly change locations, dead-end hallways and stairways that lead to nowhere.

    Although the house Rose Red is not real, Stephen King has created an entire “history” for the house. The story goes that the house once belonged to a Seattle millionaire and that his wife, Ellen Rimbauer, haunts the mansion after being told that she would live forever as long as construction on Rose Red was never completed.

  1. citato in rgnqvwyn ha detto:

    rgnqvwyn…

    rgnqvwyn…

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