Quello che vedete qui sotto è lo spettro di un brano dei Portished: Nylon Smile. Musica non classica e non acustica.
Sopra, i due canali del brano non compresso. Sotto, dopo la riga grigia e la scritta “unite – sync”, quelli dello stesso pezzo compresso in MP3 128 kbps. Lo spettro è volutamente in bianco/nero per evidenziare le differenze.
Se osservate attentamente noterete che, nello spettro superiore (non compresso), la posizione delle linea rossa che ho messo per segnare la frequenza più alta è oltre i 20000 Hz, mentre in quello inferiore si ferma prima, a circa 17000 Hz. Ecco, questa è la banda, visibile a una prima occhiata, che si perde con questo livello di compressione. Poi bisognerebbe entrare nei particolari per vedere se qualcosa manca anche sotto.
Ne consegue che il distribuire musica di qualsiasi tipo in formato MP3 a 128 kbps, come fa la maggior parte dei rivenditori via internet di musica genericamente pop, equivale a un furto di banda di circa 3 KHz e diffonde una abitudine a una banda più ristretta.
Adesso mi direte che, tanto, la banda ristretta la diffondono già le maledette cuffiette, però….
E’ un problema di educazione “acustica”.
Io sono quasi cinquantenne e per motivi di invecchiamento delle mie orecchie mi sta diventando
quasi, dico quasi, indifferente ascoltare mp3 o audio cd o vinili di buona qualita’. A 30 anni non avrei mai accettato una cosa del genere.
Oggigiorno non si e’ più abituati all’alta fedelta’… Infatti molte riviste del settore sono sparite e i rivenditori di hi-fi si sono dimezzati.
Un ventenne, oggi, non sa nemmeno cos’e’ un amplificatore puro e semplice che non sia inserito in un sistema home theatre. Il mercato della riproduzione musicale, anche a livello di attrezzature si e’ molto concentrato nei supermercati
che di sicuro non vogliono mettere sugli scaffali apparecchiature che forse non venderanno mai …