Qualche giorno fa all’esselunga (sì, faccio la spesa al supermarket del nano pelato perché è vicino a casa e la qualità è buona, il che dimostra che non sono accecato dall’ideologia, però sono un coglione perché pur essendo un professionista non lo voto), lascio il carrello vuoto in un angolo e riempio di verdura qualche sacchetto.
Torno al carrello e ne trovo un altro, parimenti vuoto, parcheggiato accanto e un tipo che sta riempiendo di sacchetti il mio. Al che gli faccio notare che quello è il mio carrello e il tipo, scandendo le parole con fare teutonico, ribatte «No, questo è il mio carrello».
Provo ad insistere, ma il tipo non molla. Poi, con l’aria di chi ha appena fatto una scoperta geniale, mi fa «Ma è lo stesso, tanto erano entrambi vuoti». Sopraffatto da tanta intelligenza prendo l’altro carrello e me ne vado borbottando un «contento lei…».
Peccato che lui nel carrello ha messo € 2, mentre io ci metto sempre un dischetto metallico privo di alcun valore: grazie di avermi pagato la cioccolata…
PS: adesso, se leggi il blog, sai anche chi sono, ma è inutile che mi scrivi tanto i 2 € non te li ridò: la prossima volta contatta il cervello, prima.
ma perchè ti giustifichi se fai la spesa all’esselunga?
Perché in questo periodo di elezioni siamo tutti un po’ polemici e so che qualcuno mi dirà che non è il caso di dare altri soldi al (come lo chiama Eco in modo politically correct) individuo verticalmente svantaggiato e teso ad ovviare a una regressione follicolare.
E in teoria avrebbe anche ragione.
la gente da importanza al vuoto (ossia alla proprietà che c`’e o non c’è, secondo una visione miope e superficiale…)
Metafora perfetta… si aggiunge all’affresco surrealista di un’Italia che non sa veramente scegliere tra una cosa e l’altra… è tutto lo stesso tanto è vuoto,
tanto la politica è sporca (frase tipica da prete degli anni 60/70 sentita personalmente), meglio non interessarsene, è lo stesso, come per i carrelli “vuoti-pieni-di euros-o-no”.
ha,ha,ha, però che riso amaro,
tutto sommato mi dispiace ancora ridere della
stupidità altrui…