Spesso, nelle composizioni ispirate alle idee dello spettralismo, si possono ascoltare degli insiemi strumentali che imitano timbri di vario tipo: da quelli degli strumenti utilizzati in modo non tradizionale a sonorità non orchestrali, come suoni di gong o timbri sintetici.
Più volte mi sono chiesto quanta conoscenza dell’orchestra fosse necessaria per progettare simili sonorità. Il passaggio dell’IRCAM al Conservatorio di Trento mi dato la risposta: praticamente nessuna.
Esiste, infatti, all’IRCAM il sistema Orchidée, realizzato da Grégoire Carpentier and Damien Tardieu con la supervisione del compositore Yan Maresz, che si occupa proprio di questo: fornire una orchestrazione di un suono dato.
In pratica, significa che un compositore può arrivare con un suono e farlo analizzare al sistema che poi fornisce varie combinazioni di suoni orchestrali che approssimano la sonorità data.
Un esempio, tratto da quelli forniti dall’IRCAM, dice più di molte parole. Qui potete ascoltare:
- una sonorità prodotta da un trombone suonato tramite un bocchino di fagotto
- la stessa sonorità imitata da 11 strumenti notati nella figura a fianco (nel rettangolo rosso, cliccare l’immagine per ingrandire).
Si tratta di Computer Aided Orchestration (orchestrazione assistita) ed è un ulteriore esempio di come il computer possa ormai affiancare il compositore in molte fasi del suo lavoro.
Il sistema si basa su un largo database di suoni orchestrali che sono stati analizzati e catalogati in base a una serie di descrittori sia percettivi (es. brillantezza, ruvidità, presenza, colore, …) che notazionali (strumento, altezza, dinamica, etc).
Un algoritmo genetico individua, poi, varie soluzioni, ognuna ottimizzata rispetto a uno o più descrittori, il che significa che non esiste una soluzione ideale, ma più di una, ciascuna delle quali si avvicina molto ad un aspetto del suono in esame, risuldando, invece, più debole sotto altri aspetti. Per esempio, si potrebbe ottenere un insieme che approssima molto bene il colore del suono, ma non la sua evoluzione. Sta poi al compositore scegliere quella che gli appare più funzionale al proprio contesto compositivo.
È interessante osservare come il suono da imitare possa anche avere una dinamica timbrica e come il sistema sia in grado di ricostruirla. Esempio:
- una corda di pianoforte suonata con arco esibisce un suono inizialmente grave che sfalda alla fine in un insieme di armonici acuti, passando per uno stato intermedio
- il suono di cui sopra imitato con strumenti orchestrali.
La descrizione completa del sistema Orchidée si trova qui. Vari esempi si possono ascoltare qui e qui. Il sito IRCAM include anche un demo su video.
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