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Peter Gabriel & orchestra

Categorie: Pop
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Commenti: 2 Commenti
Pubblicato il: 8 Ottobre 2011

Press Release
On Oct. 11, Peter Gabriel will release a new full-length album titled New Blood. The album features Gabriel reworking some of his old songs, this time with the New Blood Orchestra. John Metcalfe arranged the music and Ben Foster conducted. A press release said the idea wasn’t simply to rework old songs, but to pick songs that would benefit from a full-on string treatment.

The album includes a reworked version of some of Gabriel’s songs, including “Wallflower” from the album of the same name and “Mercy Street” from the album “So.”

The album will be available as a single-disc album or a 2-CD set that includes an added disc of instrumentals. There will also be a concert DVD, “New Blood – Live in London,” which will be available in 3D, Blu-Ray and standard DVD.


Questo il comunicato stampa. Il risultato, che si può ascoltare in streaming qui, è, a mio avviso, orrendo e nauseabondo. Sa di cadavere, almeno ad un primo ascolto (ma credo che non ce ne saranno altri).

La voce è sempre bella (Peter Gabriel è e rimane uno dei miei canzonettari preferiti), ma i pezzi perdono in aggressività e non hanno alcun punch. Non li ho ascoltati tutti (non ce l’ho fatta), ma, per esempio, San Jacinto sembra una carola natalizia con campanellini, coretti inopinati e scalette orchestrali che sembrano uscite dagli esercizi di uno studente destinato al fallimento, The Rhythm of the Heat è ridicolo (la parte finale sembra uscita da un pessimo film) e i brani lenti sono sdolcinati (Downside Up inizia come un Purcell scritto male e poi assume accenti western tipo “Laggiù, dove finisce il fiume, comincia il film…”).

2 Commenti
  1. erri ha detto:

    Ma a te era piaciuto Scratch my back? Io l’ho trovato interessante ed emozionante, ironico ma anche toccante (però con le cover è abbastanza facile)
    Ciao!

  2. Mauro Graziani ha detto:

    Sì, mediamente mi era piaciuto, anche se con qualche banalità orchestrale.
    Però l’orchestra era ridotta al minimo e le canzoni erano adatte (calme) o adattate.
    Qui, invece, fare svolazzi orchestrali in brani che prendevano la loro forza dal punch, è ridicolo. E comunque Metcalf arrangia come uno studentello.

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