Ikea in mano agli atei: anatema!

Categorie: Italia
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Commenti: 7 Commenti
Pubblicato il: 1 Dicembre 2006

Nicola mi segnala questo articolo di Repubblica.

I parlamentari del centrodestra contro i grandi magazzini che quest’anno non avranno sugli scaffali la natività.
Natale, l’invito della Cdl ai cattolici “Boicottate chi non vende il presepe”.
Nel mirino le catene Ikea, Rinascente, Standa, Oviesse. E il vescovo di Imola definisce “improvvido” il negozio svedese.

Secondo l’esponente centrista Luca Volontè, capogruppo Udc alla Camera, “siamo di fronte all’ennesima prova di un relativismo laicista che finisce per spianare la strada all’estremismo islamico”. Quindi il monito: “I consumatori sappiano che, insieme ai prodotti a basso costo, da queste aziende si acquista anche l’eutanasia culturale del paese”.
Stessi toni da crociata per Gaetano Quagliarello di Forza Italia e Alfredo Mantovano di Alleanza Nazionale, che accusano Ikea di “evidente pregiudizio anticattolico” e concludono: serve “un sano boicottaggio natalizio”. E l’azzurra Isabella Bertolini si spinge a definire l’iniziativa di Ikea “laicismo esasperato che, in nome di un finto rispetto per altri credi religiosi, offende la cultura del nostro paese”.

Sono sempre più felice di essere ateo.
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7 Commenti
  1. Zia Petunia ha detto:

    Non ci posso credere…

  2. Fede ha detto:

    beh visto che babbonatale ad ikea c’è, più che di laicismo parlerei di paganesimo, 🙂

  3. Joyello ha detto:

    Sarebbe troppo bello!.. In realtà, non so nelle altre città ma, Auchan e BRICO Center (Gruppo Rinascente) e Oviesse di verona vendono statuine, madonne, sangiuseppi, bambinielli, stellecomete, muschi e pastorelli d’ogni tipo…
    Ahimè!
    mah…

  4. Loska ha detto:

    è una cagata pazzesca.

    Distolgono l’attenzione da Guzzanti…cioè ci provano..ma adesso che è uscita ‘sta cosa del Polonio su scaramella…sò cazzi.

  5. nicola ha detto:

    se è per questo, anche il lidl vende i suoi poveri presepietti.
    il problema non è quello.
    è che c’è gente che ha la bocca piena di parole come valori, tradizioni etc., e coglie ogni sia pur minima occasione per aprirla.

  6. federico ha detto:

    Questi “esponenti” di cotanto arrogante pensiero cattolico dovrebbero riflettere sul fatto che sono le loro dichiarazioni a spianare la strada agli estremismi e agli scontri, e sono loro ad offendere la cultura del nostro paese.
    Sono d’accordo, ma in altri termini, sul “boicottaggio natalizio”: facciamo finta che il natale non ci sia!

  7. nicola ha detto:

    fede, sei in compagnia di un vescovo!
    vergognati!

    da l’arena, il giornale di verona, di oggi:

    Monsignor Zenti
    «Attraverso Babbo Natale dilaga una cultura pagana»

    E dopo la polemica sui presepi, arriva quella su Babbo Natale. A sollevare la questione è stato il vescovo di Vittorio Veneto Giuseppe Zenti, veronese, nato a Legnago, che nel suo messaggio per l’Avvento pubblicato dal settimanale diocesano «L’Azione» si schiera contro il «babbonatalismo», invitando a combattere il consumismo ormai dilagante nelle festività imminenti.
    «La cultura del consumismo si avvale della potenza suasiva dei media e del mercato economico per estirpare le radici cristiane rendendole innocue», ha detto monsignor Zenti. «Non ho niente contro il commercio», precisa. «Purché rispetti però le identità culturali».
    Insomma il messaggio è rivolto contro gli eccessi della «cultura pagana di Babbo Natale, che si fa sempre più violenta e intollerante» e che starebbe diventando «un capitolo non secondario della cultura mondana alternativa al Cristianesimo».
    Dal vescovo di Vittorio Veneto dunque arriva un invito: «Ci appelliamo a tutti gli uomini di buona volontà e in primo luogo ai cristiani credenti: conservate alla cultura di oggi tutti i valori del Natale autentico. Restituiteci intatto il vero Natale, quello cristiano». Senza concorrenze: ciò potrebbe dare nuove chance anche a Babbo Natale.

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