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Lemi ha detto:

Zaphod Beeblebrox, avventuriero, ex-hippy, gran tempista (truffatore? anche si), abilissimo nel farsi pubblicità, una frana nei rapporti umani, spesso pensava di avere avuto un unico scopo nella vita: non morire di fame.
Lui, presidente?
No, nessuno era impazzito: era giustissimo che fosse diventato presidente.

“Presidente, ovvero presidente a pieno titolo del Governo Galattico Imperiale.
Il termine imperiale è mantenuto ancora, benchè sia ormai ancronistico. L’imperatore per diritto ereditario è moribondo da molti secoli.[…]Il potere è conferito adesso ad un organo che prima fungeva solo da consigliere dell’imperatore, cioè un’assemblea governativa eletta dal popolo e capeggiata da un presidente eletto dall’assemblea stessa. Questo solo all’apparenza, perchè in realtà il potere non è affatto conferito né all’assemblea, né al presidente.
Il presidente, in particolare, è soltanto un prestanome: non esercita in effetti il benchè minimo potere. E’ , si, scelto dal governo, ma le qualità che deve dimostrare di avere non sono quelle tipiche del leader: la sia fondamentale qualità è di sapere provocare scandali. Per questa ragione […] il suo compito non è di esercitare il potere ma di stornare l’attenzione della gente dal potere stesso. In questo caso Zaphod Beeblebrox è uno dei migliori presidenti che la Galassia abbia mai avuto: ha già passato due dei dieci anni della presidenza in carcere per truffa.”

Douglas Adams, “Guida Intergalattica per autostoppisti.” 1979.

O è stato profetico o ha portato sfiga!
🙂