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Categorie: Danza, Italia, Multimedia
Commenti: 3 Commenti
Pubblicato il: 5 Luglio 2007

Ruckert
L’Italia si conferma ormai uno stato esplicitamente confessionale, in pieno balzo all’indietro nel tempo rispetto a tutto ciò che il laicismo degli anni sessanta e settanta sembrava aver gettato nel dimenticatoio. Ormai si attaccano anche l’arte e i videogiochi.
La notizia arriva ancora da Punto Informatico.
Il capogruppo alla Camera dell’UDC, Luca Volonté, ha chiesto al Ministro dell’interno, al Ministro per i beni e le attività culturali e al Ministro delle comunicazioni quali provvedimenti intendessero prendere in merito al balletto “Messiah Game” del coreografo tedesco Felix Ruckert, presentato alla Biennale di Venezia e al videogame “Operation Pedopriest” realizzato da Molleindustria e ispirato alle ben note vicende dei preti pedofili.
Allora, un po’ di particolari. Secondo le note di programma, il balletto di Ruckert (di cui vedete una bellissima scena dall’Ultima Cena)

prende in prestito alcuni episodi del Nuovo Testamento – il Battesimo, la Tentazione, l’Ultima Cena, la Crocifissione, la Resurrezione – e ne dissolve l’iconografia lasciando trasparire il punto che gli sta a cuore: il rapporto ambiguo e dialettico, simbolizzato dalla figura di Gesù Cristo, tra dominio e sottomissione, tra devozione e possesso/potere. Tutte le relazioni tra i ballerini, che interpretano a turno la figura centrale, sono infatti governate emotivamente e fisicamente da giochi di potere: Felix Ruckert mostra quanta devozione ci possa essere nel dominio e quanta forza nella sottomissione mettendo in gioco sessualità e spiritualità, carne e fede.

Il bailamme su questo spettacolo che rivisita la passione di Cristo in versione sadomaso, mostrando l’ambiguità dei giochi di potere, è partito dalle dichiarazioni del patriarca di Venezia, Angelo Scola e finito in una interrogazione di Isabella Bertolini, vice presidente dei deputati di Forza Italia che ha a suo tempo dichiarato

Rutelli deve intervenire per impedire lo svolgimento di una manifestazione oscena e provocatoria. La campagna di odio e di offesa contro la religione cattolica va bloccata

Prendiamo atto che, secondo il centrodestra, gli spettacoli che, a giudizio dello stesso centrodestra, offendono la religione cattolica, vanno bloccati, senza dare a nessuno la possibilità di vederli, discuterli criticarli. Due considerazioni:

  1. Quando il centrodestra è al governo, la proposizione di cui sopra diventa “secondo il governo, gli spettacoli che, a giudizio dello stesso governo, offendono la religione cattolica, vanno bloccati”. Vista così, la cosa è quantomeno inquietante.
    Ma soprattutto colpisce la dabbenaggine di costoro. Sembra che i consulenti di Sua Emittenza non abbiano ancora insegnato loro che il modo migliore per affondare un spettacolo è passarlo sotto silenzio. Con il bailamme che hanno scatenato, anche se fossero riusciti a bloccarlo, hanno solo regalato a Ruckert molti spettatori in più in tutte le repliche europee prossime venture.
    Il punto è che non vanno a scontrarsi con uno qualsiasi. Ruckert ha lavorato con Pina Bausch, è il fondatore e curatore di xplore-sensual extremes / extreme sensualities, un festival annuale dedicato alla sessualità creativa a Berlino e di lui hanno scritto che è “sovversivo ed eccitante” (Sueddeutsche Zeitung), “pura seduzione dei sensi” (Die Welt), ma anche “irritante e offensivo” (Tagesspiegel). In questa cose si muove come un pesce nel mare. Sarà stato contentissimo di tutto questo casino.
    Ne conseguono due ipotesi:

    • il centrodestra non capisce che così facendo fa solo il gioco di ciò che vuole contrastare, e allora è incompetente, infatti, se non fosse stato per lui, non ne avremmo nemmeno parlato e non ne avreste saputo nulla, mentre adesso, la prossima volta che vedrete Ruckert in cartellone vi fischieranno le orecchie e magari ci andrete.
    • il centrodestra si rende conto che tutto ciò non serve a un’acca, ma lo prende come occasione per ergersi a paladino della cristianità di fronte all’elettorato moderato e alle gerarchie ecclesiastiche, cioè usa il fatto come strumento di lotta politica e allora è in malafede.
  2. La seconda ovvia considerazione è che non si vede, allora, perché non debbano essere bloccati anche gli spettacoli che in qualche modo offendono musulmani, ebrei, induisti, buddisti, taoisti, discordiani, aderenti al culto della vacca morta e perché no, adoratori di satana (purché lo adorino senza commettere reati).

operation pedopriestOra, invece, veniamo al gioco “Operation Pedopriest”. Tradotto in italiano, chissà come mai, con “Operazione Pretofilia”, il gioco è una pura operazione di satira. Il comunicato di Molleindustria diceva

Ancora una volta il clero è al centro delle polemiche per gli abusi ai danni dei minori. Il Vaticano ha creato una task force per garantire l’impunità dei preti pederasti. Assumi il comando delle operazioni pretofile: consolida l’omertà, insabbia le indagini, contieni lo scandalo finchè l’attenzione mediatica non sarà calata.
Non lasciare che la giustizia secolare si intrometta negli affari della Chiesa!

Il gioco inizia con una fittizia lettera del papa in cui si ordina di insabbiare tutto e questo è quello che deve fare il giocatore.
Nell’interpellanza del capogruppo dell’UDC, è descritto in questo modo

In data 25 giugno 2007 è stato rinvenuto un gioco flash, che può essere scaricato da chiunque in file «zip» dal portale www.molleindustria.it realizzato con lo scopo di attaccare la Chiesa in generale e Papa Benedetto XVI (inserendo nella prima pagina una falsa lettera autografa – Magnum Secretum). Il gioco riproduce simulazioni di stupri su bambini, e benché virtuali, alla luce della nuova normativa 38 del 2006, essi non possono essere riprodotti e divulgati

Per quanto riguarda le simulazioni di stupri di cui sopra, facciamo notare che i personaggi del gioco sono disegnati come nella figura a destra (grazie a TerrorPilot per l’immagine). In merito Molleindustria ha dichiarato:

E’ risaputo che i cristiani siano in generale molto predisposti alla sospensione dell’incredulità, ma mai avremmo pensato che dei minuscoli personaggi stilizzati potessero essere scambiati per reali. Ma se quei bambini virtuali, alti appena una manciata di pixel, fossero stati seviziati e divorati da perfidi alieni, l’onorevole Volontè si sarebbe scomodato in loro difesa? Non sarà forse il riferimento tragicamente reale, più che la qualità della rappresentazione, a dar tanto fastidio ai cattolici?

A mio avviso, la faccenda dei preti pedofili e della loro difesa è una delle cose più schifose mai fatte dalle gerarchie ecclesiastiche in epoca moderna e tutti i veri cattolici dovrebbero almeno indignarsi e scrivere lettere affinché i colpevoli, invece di essere trasferiti da qualche parte fuori vista dove poter continuare a delinquere, vengano mandati a spalare guano in qualche isoletta verso i 50 urlanti.

Dopo un po’ di interpellanze e dibattiti, il governo ha deciso: forte con i deboli e debole con i forti, ha difeso l’autonomia e libertà di espressione della fondazione Biennale mentre si è abbattuto sul videogame confermando di ritenere quel gioco e la pagina che lo ospita materiali da rimuovere dalla rete Internet (il che è solo bello da dire: come se il governo italiano avesse il controllo della rete. Inutile dire che il gioco rimane disponibile online, sia come file sulle reti di sharing che come gioco giocabile direttamente online su siti e portali dedicati: cercate Operation Pedopriest in Google).

3 Commenti
  1. vinz ha detto:

    “facciamo notare che i personaggi del gioco sono disegnati come nella figura a destra (grazie a TerrorPilot per l’immagine).”
    io non vedo niente..la scure censoria si abbatte’ su di te?

  2. Mauro ha detto:

    Stanotte c’era. Vatti a fidare degli altri blog.
    Ora è ok.

  3. Cristiano ha detto:

    A proposito della scandalosa censura dell’on. Volonté, vedete qua 😀

    http://www.luca-volonte.com

    fantastico

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