Schoenberg su YouTube

Categorie: 900 storico, Storia
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Commenti: 4 Commenti
Pubblicato il: 26 Settembre 2007

L’Arnold Schönberg Center e gli eredi del compositore, di cui abbiamo già parlato elogiandone la politica di apertura, hanno recentemente piazzato su YouTube 42 spezzoni video con esecuzioni, testimonianze storiche, interviste e altro materiale tratto dall’archivio.
Si trovano facilmente cercando in base al nome dell’utente che è ascvideo (Arnold Schönberg Center video). In ogni caso, cliccate qui.

Una delle cose belle è che i video storici hanno spesso come sottofondo la sua musica. Guardandoli pensavo che ormai mi sembra quasi melodica e mi è tornata in mente una citazione di Cage a proposito della sua Winter Music:

We’ve played ‘Winter Music’ quite a number of times now: I haven’t kept count.
When we first played it the silences seemed very long and the sounds seemed really separated in space, not obstructing one another. In Stockholm, however, when we played it at the opera as an interlude in the dance programme given by Merce Cunningham and Carolyn Brown early one October, I noticed that it had become melodic.

Tutto è destinato a diventare melodico, prima o poi….

Via Alex Ross

4 Commenti
  1. Massimo ha detto:

    Messa così però sembra che la melodia sia quasi sinonimo di “roba scontata”, mentre, secondo me, forse un certo tipo di melodia è in qualche modo “superata”, ma non la melodia in sè. Certo Cage aveva la sua filosofia, ma in generale non capisco perché un compositore, come ha fatto lui, dovrebbe sforzarsi di essere non-melodico, per poi essere melodico “dopo”. Se uno inizia a esser melodico subito nulla toglie alla validità del pezzo, credo. No? 🙂

  2. Mauro ha detto:

    No, no. Non voglio dire che sia “roba scontata” e nemmeno voleva dirlo Cage.
    Il senso è che la nostra percezione si abitua alle cose e dopo un po’ di tempo cominciamo a percepire il senso (se c’è) anche in qualcosa che all’inizio ci sembrava assurdo.

  3. Massimo ha detto:

    D’accordo, però è implicito che Cage, almeno all’inizio, non voleva essere melodico in quel pezzo, e tanti altri, credo, fanno lo stesso, anche se per motivi diversi dai suoi. Non è forse degno di nota questo? La frase di Cage è appunto uno di quegli esempi in cui il compositore dichiara le proprie intenzioni.

    Immagino sia questione di gusti del compositore, si tratta di uno stile che egli vuole seguire e quindi forse non è tanto “disputabile”. Tuttavia rimane il problema, per me interessante, del perché rinunciare di proposito a qualcosa come la “melodia” o la “consonanza”, dal momento che recuperarle in qualche modo non significa necessariamente rifare l’800 o basarsi sull’accordo perfetto maggiore.

  4. Mauro ha detto:

    Sono d’accordo con te. Non sono contrario alla melodia se non significa ritornare ad essere smaccatamente tonali.
    Per esempio Cage in molti pezzi è straordinariamente melodico. Penso ai primi brani per voce o per piano.
    Oppure al brano di Ung postato il 9.
    L’essere nemici della melodia era tipico del post-serialismo, ma ormai mi sembra passato, purché non significhi tornare ad essere tonali in modo banale.

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