Otto canzoni per un re pazzo

score

Eight Songs for a Mad King is a monodrama by Sir Peter Maxwell Davies with a libretto by Randolf Stow based on words of George III, written for the South-African actor Roy Hart and the composer’s ensemble The Pierrot Players and premiered April 22, 1969. Lasting half an hour, it is scored for a baritone with an extraordinary command of extended technique covering more than five octaves, and six players:fl(=picc), cl, perc(1), pft(=hpd,dulcimer), vln, vlc.
The eight songs are all based the tunes played by an actual mechanical organ owned by George III which used to try to train bullfinches to sing. The action unfolds as a soliquy by the king, the players being placed on stage in large birdcages, and culminates in his snatching and smashing a violin.

from Wikipedia
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Le “Eight Songs for a Mad King” scritte da Peter Maxwell Davies nel 1969, sono ispirate alla follia senile di re Giorgio III° di Gran Bretagna e a un carillon, tuttora esistente e appartenente a Sir Stephen Runciman, che si racconta venisse usato dal re nella pretesa di insegnare a cantare agli uccelli del parco.

Si tratta in realtà di un monodramma di circa 30 minuti con libretto di Randolf Stow basato su testi dello stesso Giorgio III° (testi qui), pensato per l’attore e cantante sudafricano Roy Hart, baritono dall’enorme estensione vocale (più di 5 ottave) e proprio per questo raramente eseguita in seguito (Roy Hart, morì in un incidente poco dopo la prima).
La partitura è per flauto (+ottavino), clarinetto, violino, violoncello, pianoforte (+clavicembalo, dulcimer), percussioni (+vari fischietti, didjeridu), oltre all’attore protagonista che è l’unico a muoversi liberamente sul palcoscenico, essendo gli altri esecutori rinchiusi in grandi uccelliere.

Nel corso dell’opera, il re dialoga anche individualmente con gli altri strumenti che a volte incarnano le sue allucinazioni: p.es. il flauto diventa la Lady-in-Waiting del terzo brano, mentre il violoncello rappresenta il Tamigi nel brano no. 4 e il percussionista è il custode del re.

Un’opera innovativa nel 1969, anche dal punto di vista grafico (vedi una pagina), che a tratti incorpora musica di corte dell’epoca.

Peter Maxwell Davies – Eight Songs for a Mad King
Julius Eastman, baritono – The Fires of London conducted by the composer

da ANABlog