Dead Elvis

Categorie: Letteratura, Pop
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Commenti: 7 Commenti
Pubblicato il: 17 Agosto 2006

Elvis

Ieri, 16 agosto, erano 29 anni dalla morte di Elvis Presley (1977, l’anno prossimo sarà il trentennale, preparatevi).
La fama di Elvis non accenna a diminuire. “The Pelvis”, che da morto è molto più comodo che da vivo, fattura attualmente più di 30 milioni di dollari l’anno fra diritti d’autore e di sfruttamento dell’immagine, tanto che le major del disco hanno già in mente di proporre, anche per l’Unione Europea, una estensione del periodo di tutela dei produttori discografici, sulla scorta del “Sonny Bono Copyright Term Extension Act”, con il quale gli Stati Uniti hanno portato tale termine a 95 anni dalla data di registrazione (con grande soddisfazione della Walt Disney, che ha così scongiurato il pericolo di veder liberamente utilizzata l’immagine di Topolino).
La fama di Elvis, però, supera anche quella di Topolino. C’è, per esempio, un libro intitolato “Dead Elvis: A Chronicle of a Cultural Obsession” che raccoglie tutti gli avvistamenti di Elvis dopo la sua morte (nessuno, invece, sostiene di aver visto Topolino :-P).
Nel 1993, il compositore americano Michael Daugherty ha scritto un brano, il cui titolo è ancora “Dead Elvis”, in cui il fagotto solista impersona Elvis Presley e dove si racconta la storia di una rock&roll star che vende la propria anima a Hollywood in cambio della fama, in uno scenario faustiano che cita, anche nella formazione, l’Histoire du Soldat in cui un soldato vende il suo violino e la sua anima al diavolo per un libro magico (note di programma qui).
Questo pezzo è forse uno di quei collage post-modern contro cui si scaglia Boulez (vedi post precedente), però, a mio avviso, è anche godibile e divertente. Ecco un estratto (con tanto di citazioni).

In Dead Elvis (1993), the bassoon soloist is an Elvis impersonator accompanied by a chamber ensemble. It is more than a coincidence that Dead Elvis is scored for the same instrumentation as Stravinsky’s Histoire du Soldat (1918), in which a soldier sells his violin, and his soul, to the devil for a magic book. I offer a new spin on this Faustian scenario: a rock star sells out to Hollywood, Colonel Parker, and Las Vegas for wealth and fame.

The style is a sort of post-modern collage that Boulez don’t like (see previous post) but in my opinion the music is pretty and fun. Here is a sample.

7 Commenti
  1. jimmy renga ha detto:

    VI INVIO QUA SOTTO LA RECENSIONE DI UN LIBRO SU ELVIS PRESLEY CHE USCIRA’ A MARZO DI QUESTO ANNO.
    S’INTITOLA ” ELVIS E IL PRIORATO DI SION”. CASA EDITRICE ITALIANOVA ( http://WWW.ITALIANOVA.NET)
    L’AUTORE E’ IL CELEBRE MICHELE ALLEGRI I CUI LIBRI SONO CUSTODITI DALLA BIBLIOTECA DEL CONGRESSO USA.
    SEGNALO ANCHE IL SITO http://ELVISEILPRIORATO.BLOGSPOT.COM
    “RIVELAZIONI ESPLOSIVE”
    (The New York Telegraph).
    Le innumerevoli coincidenze tra la vita di Elvis ed eventi di più ampia portata sollevano molti interrogativi che questo saggio per la prima volta raccoglie. Qual è, per esempio, il significato dello strano nome ELVIS ARON? Quanti sanno che Elvis aveva un fratello gemello? Quanti conoscono la passione di Elvis per l’occultismo e l’esoterismo? Quanti sanno che il cantante era un agente segreto della FBI, che dipendeva direttamente dal presidente USA Nixon? Chi era in realtà il misterioso manager detto “Colonnello Parker”? Può Elvis aver fatto parte del misterioso Priorato di Sion, come molti altri artisti di tutti i tempi? Durante la Guerra Fredda, Elvis può essere stato parte di un piano strategico atto a cambiare i costumi dei giovani attraverso la musica e l’immagine? La musica rock di Elvis faceva parte di un rito sciamanico teso alla liberazione sessuale delle masse? Può essere stata usata per trasmettere un messaggio politico antitotalitario nei confronti dei regimi dell’Est? Quale culto si è stabilito intorno al cantante cui, ancora oggi, milioni di fans restano fedeli? Con il rigore dell’investigatore moderno, l’autore fornisce al lettore un’inedita chiave di lettura per interpretare il mistero che si cela dietro l’uomo, il cantante e dietro i segni che da sempre giacciono sotto i nostri occhi, dando inizio all’Elvislogia, lo studio serio di un personaggio e del suo culto, analizzato dal punto di vista antropologico, religioso, esoterico, storico e cronachistico.

  2. Mauro ha detto:

    sì, sì, fantastico!
    facciamo una grande cospirazione, così poi Attivissimo ci fa un sacco di pubblicità…

  3. Pinuccio ha detto:

    Elvis è il re e solo il re. Penso anch’io che dietro all’artista ci possa essere stata la mano di una qualche organizzazione che lo ha aiutato ad esprimere la propria genialità. Leggerò con piacere il libro anche perchè il Priorato di sion mi ha sempre affascianto con quegli strani riti…

    Tanti saluti da Pinuccio

  4. ROBY23 ha detto:

    ACCATTIVANTE IL LIBRO DI MICHELE ALLEGRI SU ELVIS E IL PRIORATO DI SION. SICCOME LO ACQUISTERO’, VOLEVO SAPERE SE C’E’ QUALCHE COSA SULLA SUA MUSICA. HO LETTO DELLA MUSICA SCIAMANICA. QUAL’E’ IL PESO DEL BLUES DI NEW ORLEANS?

  5. erri ha detto:

    “Accattivante”?
    Non vedo l’ora 😉

  6. GIANGIO ha detto:

    MI HANNO DETTO IN LIBRERIA CHE IL LIBRO SU ELVIS E IL PRIORATO DI SION SARA’ DISPONIBILE A META’ MAGGIO A CAUSA DI GRANDI RICHIESTE DELLA GENTE.

  7. Cretese ha detto:

    Il saggio del prof. Allegri relativo ad Elvis e il Priorato di Sion è un vero scoop.

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