A short introductory theremin lesson to playing notes, executing dynamic vibrato, and dynamic volume with the theremin. Playing errors included to demonstrate how difficult it is to play the theremin well.
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Voix Blanche
Gilles Gobeil, canadese, nato nel 1954, è autore di parecchi lavori elettoacustici che utilizzano anche le Onde Martenot.
Questo strumento, come del resto il Theremin, non è mai morto, ma viene utilizzato saltuariamente dai compositori contemporanei per le sue particolari sonorità.
Esistono circa 1500 brani in cui appaiono le Ondes Martenot, composti da autori come Varèse, Messiaen, Honegger, Scelsi, Boulez, Jolivet, Murail e molti altri. È anche utilizzato nella musica da film (Mad Max, Mars Attack, La Marcia dei Pinguini, …) e nella popular music di varie tipologie (Brel, Radiohead, Vanessa Paradis, …).
A differenza di altri, l’interesse di Gilles Gobeil non è episodico. Esiste un suo CD dal titolo Trilogie d’Ondes (empreintes DIGITALes, IMED 0576, 2005) che comprende tre brani per Ondes Martenot e suoni elettronici.
Qui vi facciamo ascoltare Voix Blanche del 1988, che ha vinto il secondo premio per la musica elettroacustica mista nel concorso internazionale di Bourges, edizione 1989.
Suzanne Binet Audet, Ondes Martenot
C’era una volta… (001)
… il Cracklebox (1975, nome orig. olandese Kraakdoos).
Questo geniale strumento, scaturito dalla mania di Michael Waiswisz di ficcare le dita nei circuiti delle radio a onde corte e alimentato soltanto da una batteria a 9V, utilizzava le proprietà di conduzione elettrica della pelle per connettere le varie parti di un circuito relativamente semplice, ma capace di emettere fischi, borbottii e vari lamenti.
Il corpo umano diventava così parte della circuiteria e la pelle agiva da cavo, potenziometro e condensatore.
Era prodotto dai laboratori STEIM di Amsterdam che, negli anni ’70 ne vendettero circa 4000 esemplari. La produzione era ricominciata alcuni anni fa, ma ora è nuovamente interrotta a causa della mancanza di alcuni componenti ormai obsoleti.
Il mio divertimento preferito, le rare volte che l’ho avuto in mano (prestito del mio amico e collega Roberto ‘Zoo’ Zorzi), era entrare in un grande magazzino con il cracklebox in tasca e accenderlo per qualche secondo guardandomi in giro, insieme a tutti i presenti, per cercare di capire da dove venivano quegli assurdi suoni. E i suoni erano questi:
Oskar Sala
Cosa ci fa Alfred Hitchcock sul Trautonium di Oskar Sala?
Ebbene, non molti sanno che Oskar Sala e il suo Trautonium hanno creato gran parte degli effetti sonori nel film “Gli Uccelli”.
Ecco un estratto.
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See Alfred Hitchcock playing (?) the Oskar Sala’s Trautonium.
Sala was a pupil of Friedrich Trautwein, the inventor of the trautonium, and studied with Paul Hindemith in 1930 at the Berlin conservatory.
Oskar Sala further developed the trautonium into the Mixtur-Trautonium. Sala’s invention opened the field of subharmonics, the symmetric counterpart to overtones, so that a thoroughly distinct tuning evolved. Sala presented his new instrument to the public in 1952 and would soon receive international licenses for its circuits. That same year, composer Harald Genzmer delivered the score to the first Concert For Mixtur-Trautonium And Grand Orchestra.
In the 1940s and 1950s he worked on many film scores. He created the non-musical soundtrack for Alfred Hitchcock’s film The Birds. He received many awards for his film scores, but never an Oscar.
Here is an excerpt from The Birds soundtrack.
1982
Ecco come si faceva musica elettronica qualche anno fa. Visto che qualcuno di voi ci è nato nel 1982, magari così si fa un’idea.
Oggi tutto questo (e anche di più) sta in un laptop.
Questo spiega anche perché, per uno come me, sia così facile usare software come Max/MSP: ho passato anni collegando scatolette e tirando cavi.
Tutto ciò, però, rivela anche un’altra cosa. Chiunque abbia usato Max/MSP si sarà accorto che una patch di media complessità produce un intrico di cavi virtuali paragonabile a quello nella foto. Il che significa che i software attuali non sono affatto una rivoluzione, ma mimano virtualmente la realtà degli anni ’80.
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A good image showing the electronic musician of the 80s.
Now all this devices (and more) run on a laptop.
Clara Rockmore
Clara Rockmore (1911-1998), virtuosa del theremin, esegue l’Habanera di Ravel.
Altri video di Clara Rockmore su YouTube.
Ravel’s Habanera performed by Clara Rockmore (1911-1998), the first performer to bring complete musical artistry to the theremin.
Other videos from You Tube.
The magical, marvelous Moog
Ecco una lista di album in cui i suoni del Moog Synthesizer hanno un ruolo essenziale. E qui, il sito della Bob Moog Foundation. |
Artemiev
Eduard Nikolayevitch Artemyev is a composer whose name for many people is associated with electronic music. With unusual soundings, easily discernible in the present-day sound environment by their abundance of nuances and unaccountable acoustic comfort. With a peculiar world of imagery, sense of space so striking for the mind.
Artemiev accomplished his academic musical education at the Moscow Conservatoire in Yuri Shaporin’s class of composition. His meeting with engineer Eugene Murzin – one of the first in the world to invent a synthesiser – sealed his fate: “Incredible prospects for creativity were opened up by electronic music. That was a real “terra incognita”. Composers had never set foot on it in their practical activities”. It happened in 1960.
Kindred to the aesthetics of avant-garde is his music for films of Andrei Tarkovsky. The unordinary tasks set by the director required similar creative efforts on the part of the composer. Writing the music to “Solaris”, “The Mirror”, “Stalker” resulted in serious experiments in electronics and the specific sphere of audio-video contact.
Now we can listen to the soundtrack created by Artemiev for Solaris by Andreij Tarkovsky, today republished on a CD that collects extracts from the three Tarkovsky films with music by Artemiev (Solaris (1972), Stalker (1979) and The Mirror (1975)) , released on the Electroshock label, managed by his son Artemly.
Obviously all sounds are created by analog synthesizers.
Cronologia della Musica Elettroacustica
Un po’ di autopromozione non guasta.
Vi segnalo la mia Cronologia della Musica Elettroacustica, una pagina piena di stravaganti curiosità come la voce di Edison registrata da uno dei suoi fonografi alla fine dell’800, oppure un incredibile carillon orchestrale con ance, flauti, campane, piatti, tamburi costruito in Svizzera da Gueissaz nel 1904 e inviato a San Pietroburgo per essere donato dallo Zar allo Scià di Persia, e naturalmente il suono dei primi strumenti elettrici e altro ancora.